«Una grande prima. Con grandi rischi, perchè è sempre stato così nell’astronautica. Ma dobbiamo prima o poi cominciare, altrimenti non potremo proseguire. Il futuro è nello spazio».
Elon Musk, fondatore e numero della Space X ci crede. Il primo passo per l’esplorazione di Marte, inizia oggi. I problemi da risolvere, per una missione di questo tipo con astronauti sono molti, ma è già importante disporre subito di un lanciatore in grado di mettere in orbita carichi di 65 tonnellate.
Con il lancio, alle 21.45 (ora italiana) del suo razzo più potente sinora sviluppato, il Falcon “Heavy” (Falcon potenziato), versione triplicata del suo Falcon 9 che da alcuni anni piazza in orbita satelliti, sonde, navicelle cargo per la Stazione Spaziale e, di recente, anche un mini-shuttle del Pentagono.
Folla al Centro Spaziale della Florida
Il lancio è avvenuto non da un sito qualunque , ma dalla piattaforma e rampa 39 A del Kennedy Space Center, da dove partirono quasi tutte le missioni Apollo verso la Luna, e gran parte delle missioni dello Space Shuttle. A Cape Canaveral ci sono 120.000 persone ad assistere al lancio: cifre d’altri tempi. C’è chi ha pagato fino a 195 dollari per l’ingresso al grande museo e all’area in cui si trova Apollo-Saturn V Visitors Center, grande tributo alle conquiste spaziali americane.
Ma il Falcon Heavy è un razzo di una compagnia privata, la Space X, con sede a Hawthorne, in California. E se la NASA ci mette le strutture di lancio, il tutto fa parte delle nuove iniziative private e commerciali che vedono la Space X da molto tempo davanti a tutti. Lo scorso anno, ha effettuato 18 lanci. Falcon Heavy, il cui primo lancio era atteso dal 2013, non porta astronauti nello spazio: «E non li porterà in futuro» – aggiunge Elon Musk – «è studiato per mettere in orbita carichi pesanti, per grandi basi orbitanti e per assemblare grosse astronavi. Gli astronauti per la Stazione Spaziale andranno nello spazio con Falcon 9, e poi in futuro con il progettato razzo Bfr».
Il razzo vettore è una sorta di Falcon 9 triplo, con il corpo centrale allungato, alto 70 metri, con in cima l’ogiva per collocare all’interno i satelliti, affiancato da altri due razzi Falcon. Ogni primo stadio dei Falcon 9 è dotato di nove motori a combustibile liquido (cherosene e ossigeno liquidi): quindi sono nel totale 27 motori che devono funzionare correttamente, per fare di Falcon Heavy il più potente razzo attualmente in uso. Con potenza maggiore del Delta IV, della United Launch Alliance, ma con costi di lancio inferiori di un terzo: 90 milioni per un lancio, assicura Musk.
Un’auto Tesla in orbita solare
Intanto il primo lancio del Falcon Heavy ha raggiunto i suoi obiettivi principali, con il distacco dei due razzi laterali dopo 2 minuti e 30 secondi, e tutte le accensioni e spegnimenti dell’ascesa verso lo spazio. E, naturalmente, con un’auto sportiva di colore rosso della Tesla, azienda dello stesso Musk, che verrà impressa su una traiettoria solare dall’ultimo stadio del razzo. L’auto di Musk arriverà ad una distanza dalla terra di 380 milioni di chilometri, un po’ come la distanza che spesso Marte ha dal nostro pianeta. Viaggerà con un astronauta (finto) al volante, con la tuta sviluppata per gli astronauti (veri) della Dragon V2, e con le celebri colonne sonore spaziali di David Bowie.
Ma l’operazione più complessa è quella del recupero dei due razzi laterali (atterrati perfettamente a Cape Canaveral) e della parte inferiore del corpo centrale. Musk vuole recuperare tutte e tre le sezioni già al primo lancio. E’ questa una delle ragioni dei costi inferiori del lancio. Ma questa è la parte commerciale. Poi, in attesa che la NASA sviluppi il suo super-razzo SLS e la navicella Orion, c’è la parte che riguarda stazioni orbitanti e astronavi verso Luna e Marte. Meno concreta, ma certamente più affascinante.
Falcon Heavy, attualmente il più potente
Falcon Heavy è attualmente il razzo più potente al mondo. Alto complessivamente circa 70 metri, pesa circa 1,4 milioni di kg a pieno carico: può portare 64 tonnellate di carico utile in orbita bassa attorno alla Terra e 17 tonnellate verso lo spazio profondo.
E’ un gran passo in avanti, anche se siamo ancora distanti dai razzi più potenti finora sviluppati, cioé il russo Energija, lanciato solo due volte (1987 e 1988), il più potente in assoluto (come spinta e capacità di carico in orbita), e il Saturn V delle missioni Apollo, il più potente che finora abbia inviato uomini nello spazio.
Entrambi pesavano alla partenza quasi 3.000 tonnellate e potevano collocare in orbita terrestre da 120 a 135 tonnellate. Il Saturn inoltre, poteva inviare 50 tonnellate nello spazio profondo, cioè oltre l’orbita terrestre. Della stessa categoria è l’SLS, in fase di sviluppo da parte della NASA, il cui primo lancio è previsto per fine 2019. Ma, dice Elon Musk, in futuro Falcon Heavy potrà volare con più razzi al decollo, aumentando le proprie capacità.