Donald Trump è stato assolto dall’accusa di abuso di potere e di ostruzione al Congresso. Il Senato ha prosciolto il presidente degli Stati Uniti, dando una chiara indicazione sull’impeachment; la telenovela termina così in un nulla di fatto, dopo aver provocato lo stesso effetto di un buco nell’acqua.
Nel primo dei due voti di impeachment, sono stati 48 i senatori che hanno dichiarato Trump “colpevole”, 52 quelli che invece lo hanno dichiarato “non colpevole”. Ogni singolo senatore ha votato alzandosi in piedi e pronunciando la propria decisione di fronte agli altri. Per la condanna sarebbero serviti 76 voti a favore.
Ebbene il caso è chiuso: Trump non è colpevole di aver abusato dei suoi poteri, come invece sosteneva l’accusa della Camera dei Rappresentanti. Al termine della votazione, il capo della Corte Suprema, John Roberts, lo stesso che ha presieduto il processo, ha dichiarato che “non avendolo definito colpevole i due terzi dei senatori presenti, il Senato ritiene che Donald John Trump, presidente degli Stati Uniti, non è colpevole del primo articolo di impeachment”.
Trump prosciolto dal Senato
The Donald ha quindi incassato l’assoluzione anche dal secondo articolo dell’impeachment, ovvero quello relativo all’ostruzione del Congresso nell’inchiesta sul Kievgate. In quest’ultimo caso hanno votato contro l’assoluzione tutti i senatori democratici e a favore tutti i repubblicani, compreso Mitt Romney, che si era invece espresso a favore della condanna di Trump per abuso di potere. Il computo conclusivo è stato di 53-47 in favore del presidente Usa.
A proposito di Romney, quest’ultimo ha detto di considerare Trump “colpevole di un terribile abuso della fiducia pubblica”. L’ex candidato Repubblicano alla Casa Biancasi si è detto convinto, un paio di ore prima del voto, che il tycoon possa aver violato il potere del suo ufficio presidenziale chiedendo a un governo straniero, quello ucraino, di indagare su un rivale politico, l’ex vicepresidente Joe Biden. Per questo motivo, come fa notare la Cnn, Mitt Romney è diventato il primo senatore nella storia Usa a esprimersi contro un esponente del proprio partito in un processo di impeachment.
A quanto pare il processo non ha nuociuto al sostegno di Trump. Un sondaggio Gallup ha rivelato, lo scorso martedì, l’approvazione al 49% nei confronti del presidente, con record di polarizzazione di partito. The Donald sarebbe appoggiato dal 94% degli elettori repubblicani, il 42% degli indipendenti e il 7% dei democratici. Per il 50% degli intervistato il tycoon meriterebbe di essere rieletto per altri quattro anni, soprattutto grazie all’ottimismo per la florida situazione economica del Paese.
La vendetta di The Donald
La reazione di Trump non si è fatta attendere. The Donald ha postato sul proprio profilo Twitter un ironico video in cui la sua figura è ritratta in primo piano, sulla copertina del Time, sempre a petto gonfio nonostante il passare degli anni. Il messaggio è chiaro: “Donald Trump presidente per sempre”.
Nel frattempo il manager della campagna elettorale del tycoon, Brad Pascale, ha diffuso online una netta dichiarazione sull’assoluzione relativa all’impeachment. “Il presidente è stato totalmente vendicato ed è tempo di tornare a occuparsi del popolo americano – ha spiegato Pascale – I democratici fannulloni sanno che non possono batterlo, quindi volevano l’impeachment e invalidare il voto del 2016″. Questa truffa rimarrà il peggior errore di calcolo della storia americana”.
Federico Giuliani
[ il Giornale.it ]