martedì, 26 Novembre 2024

Istat, Pil rivisto a ribasso: crescita solo dello 0,9%

Francesca Bernasconi (il Giornale)

Resta abbastanza stabile il tasso di disoccupazione in Italia, ma il Pil è al ribasso. A gennaio, l’occupazione è tornata a crescere lievemente, dello 0,1% in più rispetto a dicembre 2018, mentre la disoccupazione si attesta stabile al 58,7%

Sono i dati Istat, che analizzano l’andamento del lavoro in Italia.

La lieve crescita degli occupati è stata determinata da un innalzamento dei dipendenti permanenti, che sono aumentati di 56mila, e di un calo, contemporaneo, dei dipendenti a termine e degli indipendenti: se ne contano, rispettivamente, -16mila e -19mila. La crescita, però, riguarda solamente gli uomini (+27mila), mentre l’occupazione delle donne risulta lievemente in caso, con una diminuzione di 6mila occupate.

Su base annua, la variante è positiva: la crescita registrata è dello 0,7%, pari a 160mila unità. L’aumento dell’occuopazione, però, non riguarda la fascia d’età che va dai 15 ai 34 anni. Nonostante il tasso di disoccupazione a gennaio, sia rimasto stabile, al 10,5%, tra i giovani il tasso è salito, arrivando a raggiungere il 33%, 0,3 punti in più, rispetto a dicembre 2018.

Per quanto riguarda il Pil, i dati Istat mostrano che, nonostante la crescita economica dell’1,7% rispetto al 2017, si è registrato un rallentamento. L’indebolimento è derivato da un netto ridimensionamento del contributo della domanda interna, e in particolare della componente dei consumi privati. Anche l’andamento delle esportazioni ha segnato una decelerazione dell’economia e la domanda estera ha causato al Pil un apporto lievemente negativo, per 0,1 punti. L’avanzo primario misurato in rapporto al Pil, è stato pari all’1,6%, rispetto all’1,4 del 2017 e l’indebitamento netto, misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -2,1%, a fronte del -2,4% del 2017.

Rispetto alle stime, si è registato un dato inferiore, con la crescita dello 0,9%, rispetto all’1% previsto dal governo a fine dicembre. Nonostante la crescita, dunque, l’economia italiana rallenta.

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