mercoledì, 27 Novembre 2024

L’Italia e il “mostro” da domare

FERRUCCIO DE BORTOLI [ OGGI ]

Quando crei un mostro, perché ti porta voti, non puoi improvvisamente diventargli amico. E dunque tergiversi, prendi tempo. La vicenda del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è tutta qui. Non vi è un’altra spiegazione. Si può essere in disaccordo su un fondo salvastati che, una volta attivato, limita la tua sovranità. In versioni precedenti è stato miope e persino feroce. Ma grazie al Mes, la Spagna mise a posto (anche con i soldi nostri) le sue banche. E il Portogallo, quando fu costretto ad aderirvi, aveva un reddito pro capite pari al 60 per cento di quello italiano. Ora è al 70 per cento. Non gli è andata così male.

La Grecia ha pagato all’austerità europea un prezzo elevato e ingiusto ma oggi vende sul mercato i suoi titoli di Stato a interessi inferiori ai nostri. Il no al Mes non riguarda solo la destra di governo. È trasversale. Riflette il sospetto che in Europa ci sia chi non aspetti altro che vedere l’Italia in ginocchio, per depredarla. Se il Mes è uno strumento del diavolo perché gli altri Paesi lo hanno ratificato? Perché non ne hanno capito la pericolosità? Ratificare non vuol dire aderire, ma rifiutarsi di farlo significa anche temere di doverlo trangugiare. Questa è la reazione diffusa che suscita in Europa il nostro atteggiamento. Con il “mostro” prima o poi si dovrà convivere dicendo che sì è cattivo ma utile a ottenere qualcosa su altri tavoli. Sempre che ci si riesca.

MAGLIE E NUMERI PROIBITI
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha giustamente sconsigliato alle squadre di calcio di mettere il numero 88 sulle maglie dei giocatori. Richiama il saluto “Heil Hitler” dei gruppi neonazisti. Per fortuna le cifre sono solo due e al diabolico 666 nessuno ci pensa. Certo la smorfia napoletana sconsiglierebbe il 4 e il 71 che indicano un uomo con pessime (eufemismo) qualità. L’88 invece sono i caciocavalli che penzolano in attesa di finire in tavola. Per la cabala ebraica poi, il 9 è l’amore universale. Bellissimo. Ma il centravanti non può essere mai troppo compassionevole con i propri difensori.

SOFFITTO DI CRISTALLO E GRADINO ROTTO
Quanto contano le donne nel mondo del business? Molto più di un tempo. Ma l’ultima indagine McKinsey segnala un fenomeno nuovo. Il record di donne manager che lasciano il lavoro. Insoddisfatte anche dopo aver rotto, con grande fatica, il soffitto di cristallo. Il 43 per cento dice di soffrire, perché poco comprese, degli effetti di burn out, di logorio fisico del ruolo. Non immaginiamo lo stato d’animo di chi il soffitto di cristallo non lo vede nemmeno. E constata come ancora in molte società, anche in Italia, per le donne siano rotti persino i primi gradini della carriera.

FERRUCCIO DE BORTOLI

[ OGGI ]