«Vince l’Italia che ne guadagna in stabilità e credibilità sui mercati; perdono i partiti, rissosi, incapaci di trovare un’alternativa credibile e protagonisti di un «processo di voto parlamentare farsesco».
È praticamente unanime la lettura offerta dalla stampa estera alla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Con molti degli opinionisti internazionali che si chiedono ora se le scorie accumulate in questa settimana si trasferiranno sull’azione di governo.
«Una vittoria per l’Italia in un momento delicato» ma una «sconfitta tremenda per i partiti e per la politica italiana», sintetizza il quotidiano spagnolo El Pais. Quella di Mattarella è una scelta che permette al Paese di «proteggere la stabilità e figure come Draghi», aggiunge il giornale pubblicato a Madrid. Tuttavia, nota anche La Vanguardia, «lo spettacolo di questa settimana è una sconfitta monumentale della politica italiana». D’accordo anche El Mundo: il bis di Mattarella rappresenta «un sospiro di sollievo per il Paese, ma una sconfitta assoluta della politica». Una soluzione che serve a puntellare «ancora una volta un sistema antiquato e atrofizzato, incapace di risolvere i propri problemi». E pure Abc parla di un esito «imbarazzante per il parlamento».
Molto simili i commenti dei media britannici. Mattarella era «l’unico in grado di garantire stabilità al fragile Governo Draghi perché potesse sopravvivere», osserva il Financial Times. La sua conferma «soddisferà la business community italiana e i mercati internazionali, che hanno seguito da vicino gli eventi temendo che un’elezione presidenziale disordinata e divisiva potesse far deragliare lo slancio di riforma del Paese. L’Italia – ricorda l’Ft – è il maggiore beneficiario di fondi provenienti dal Recovery fund dell’Ue per 750 miliardi di euro, ma deve rispettare un ambizioso calendario di riforme per ottenere ogni tranche di fondi. Lo stesso Draghi – nota il giornale – era considerato un potenziale successore di Mattarella, ma si temeva che la sua ascesa alla presidenza potesse innescare il collasso del governo e spingere l’Italia alle elezioni anticipate».
Guardian e Bbc osservano da parte loro come la conferma di Mattarella sia alla fine emersa come la più popolare dopo sette votazioni che non sono riuscite a produrre un candidato alternativo e hanno rivelato «profonde divisioni» nell’ampia coalizione di governo di Draghi. Per la Bbc «non è chiaro se Mattarella intenda svolgere un intero mandato di sette anni, con alcuni in Italia che suggeriscono che l’ottantenne presidente potrebbe farsi da parte per consentire a Draghi di prendere il suo posto dopo le elezioni del 2023». «Mattarella e Draghi sono popolari tra gli italiani. Ma la percezione dello status quo prevalente nella maggioranza di governo è una lettura superficiale, soprattutto dopo una settimana di dramma politico che ha rispecchiato una mancanza di leadership, fiducia e coraggio», commenta con il Guardian Wolfango Piccoli, copresidente della Società di ricerca Teneo con sede a Londra.
[ GDB ]