Un anno dopo essere diventata la prima donna italiana Primo Ministro e leader della terza economia più grande dell’UE, Giorgia Meloni ha sfidato le aspettative e si è costruito un gruppo significativo di sostenitori. È quanto si legge su “Politico” che ha pubblicato la sua classifica delle personalità più influenti, indicando la Meloni al primo posto nella categoria dedicata alle personalità potenti.
“La Meloni si è mossa per attuare riforme costituzionali che aumenterebbero significativamente i poteri del presidente del Consiglio”, ricorda “Politico”, parlando di alcune delle politiche adottate dal suo governo, dal decreto Rave, alla lotta all’immigrazione clandestina, al divieto sulla maternità surrogata e su una serie di politiche che avrebbero dovuto migliorare la sorte delle donne a basso reddito. “Mentre in precedenza aveva invitato l’Italia ad abbandonare l’euro e aveva più volte preso di mira ‘i burocrati di Bruxelles’, oggi la Meloni sembra essere in buoni rapporti con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, lavorando a stretto contatto anche con lei e il primo ministro olandese Mark Rutte per stringere un infelice accordo con la Tunisia cercando di limitare le partenze dei migranti”, si legge su “Politico.
L’analisi si concentra poi sulla politica estera del governo, tanto che il Primo Ministro viene definito “il camaleonte politico per eccellenza”, e questo anche grazie alla sua posizione intransigente nei confronti della Russia . Poco dopo l’invasione dell’Ucraina, infatti, il primo ministro ha criticato “l’inaccettabile atto di guerra su vasta scala da parte della Russia di Putin”, per poi recarsi a Kiev all’inizio di quest’anno in segno di solidarietà.
“A maggio, al vertice del G7 in Giappone, Meloni ha piacevolmente sorpreso i funzionari statunitensi con il suo desiderio di costruire un forte rapporto con Biden; due mesi dopo, visitò la Casa Bianca, dove ricevette un trattamento da VIP”, si legge sul portale, secondo cui la trasformazione fu completata quando il primo ministro “si mosse per ritirare l’Italia dall’iniziativa cinese Belt and Road” e, con L’Italia è pronta ad assumere la presidenza del G7 nel gennaio 2024: “L’inversione di marcia della Meloni ha portato sollievo su entrambe le sponde dell’Atlantico”.
Il prossimo anno elettorale sarà cruciale per il primo ministro, che è anche presidente dei Conservatori e Riformisti europei, una famiglia politica che comprende il partito nazionalista polacco Diritto e Giustizia e i Democratici svedesi di estrema destra. “Con gli elettori di tutta l’Unione europea diretti alle urne a giugno e Fratelli d’Italia della Meloni che sembrano più forti che mai, non è un segreto che il Partito popolare europeo di centrodestra abbia corteggiato il leader italiano, magari in vista di un posto -un accordo elettorale che potrebbe ridisegnare il panorama politico europeo”, conclude “Politico”.
[ Agenzia Nova ]
