OpenAI ha aggiornato Chat GPT con Voice. È successo mentre si chiudevano i cinque giorni più folli della storia di OpenAi con la cacciata, l’addio e il ritorno del suo fondatore Sam Altman. Sorprendentemente non parla male, anzi, nonostante un accento un po’ troppo americano capisce la nostra lingua e anche un po’ di cultura del nostro Paese. Per intenderci, è più divertente di Alexa e di ogni assistente vocale che conosciamo.
Come funziona?
In pratica dovete premere l’icona a forma di cuffie che trovate in basso a destra della schermata iniziale. Scegliete quale voce preferite, le opzioni sono cinque, e poi agite come se fosse un vocale. A quel punto ChatGpt vi ascolterà e vi risponderà fino a quando non lo decide voi. Per parlare con ChatGpt non dovete per forza avere l’abbonamento a Plus ma vi basta l’app che trovate sia su smartphone con sistema operatvo iOS e Android.
E se fosse l’inizio di Q-Star?
Non troverete invece traccia della fantomatica Agi chiamata Q* e che secondo una indiscrezione della Reuters potrebbe essere uno dei motivi che hanno spinto il Cda a cacciare venerdì scorso Sam Altman . Agi sta per Artifical General intelligence e dovrebbe essere una IA non adattata a compiti specifici, bensì versatile, pronta e adattiva come quella umana. Diciamo che è il punto di arrivo dell’intelligenza artificiale. Numerosi esperti sono convinti che sia qualcosa che appartenga più alla fantascienza e alla filosofia che alla tecnologia.
Ad ogni modo, diversi ricercatori avrebbero scritto una lettera al consiglio di amministrazione avvertendo di una potente scoperta di intelligenza artificiale che secondo loro potrebbe minacciare l’umanità. Le fonti ascoltate dall’agenzia di stampa hanno citato la lettera come uno dei fattori di una lunga lista di lamentele da parte del consiglio che hanno portato al licenziamento di Altman, tra cui le preoccupazioni sulla commercializzazione dei progressi prima di comprenderne le conseguenze. Reuters non è stata in grado di rivedere una copia della lettera.
Quindi non c’è, come dire , la prova provata, la pistola fumante. Ad ogni modo, alcuni di OpenAI credono che Q* (pronunciato Q-Star) potrebbe essere una svolta nella ricerca della startup. Qualcuno crede che la voce sia l’indizio di qualcosa di più grande. Sono stati cinque giornati folli quelle che ha vissuto OpenAi. Non prive di conseguenze. Su tutti.
Luca Tremolada
[ il Sole 24 ORE ]