venerdì, 22 Novembre 2024

ULTIMI 50 MILIONI DI ANNI

Roberto Vacca [ L’OROLOGIO ]

Il sistema solare e la Terra si sono formati poco più di 4 miliardi e mezzo di anni fa. Possiamo immaginare a grandi linee i tratti salienti di quegli eventi ispirandoci a osservazioni astronomiche moderne. La geologia e la datazione radiometrica  (che raffronta le quantità osservate di isotopi radioattivi e di loro prodotti di decadimento) ci aiutano ad analizzare e datare molto meglio i processi avvenuti negli ultimi 50 milioni di anni. All’inizio di questo lungo periodo.

Il livello dei mari era di 300 metri più alto dell’attuale  e solo il 18% della superficie terrestre era costituito da terre emerse. L’anidride carbonica era scarsa nell’atmosfera. La temperatura atmosferica si era  abbassata molto e stava continuamdo a decrescere. Poi 2,6 milioni di anni fa cominciarono a verificarsi  pulsazioni ( ancora in corso) con periodi plurimillenari tra  ere glaciali e interglaciali. Tale epoca è interessante perché in essa si svolse l’evoluzione dei primati da cui emerse l’Homo Sapiens.

Trentacinque milioni di anni fa si cominciò a formare la calotta di ghiaccio sull’Antartide. Circa 30 milioni di anni fa una parte del mantello terrestre (magma caldo e fluido) si rigonfiò spingendo in alto la crosta terrestre nell’Africa di Nord Est (oggi Etiopia)  di oltre un chilometro per una lunghezza di migliaia di chilometri in direzione Nord-Sud. Questo grande rigonfiamento si spaccò producendo  un grande altipiano di prateria fiancheggiato da profonde voragini. Qui i mammiferi (apparsi circa 200 milioni di anni fa)  si evolsero fra l’altro negli antenati di: primati e ungulati. Le spaccature più profonde furono invase dal mare producendo il Mar Rosso e il Golfo Persico.

Cinque milioni di anni fa sulle savane dell’altipiano citato – composto a mosaico da laghi, foreste ed erbai –  dai primati si cominciarono a differenziare gli ominidi. I primi furono gli Ardipitechi i cui fossili (di 4 milioni di anni fa) si sono trovati attorno al fiume Auasc, il più grande dell’Etiopia. “Ardipiteco” significa “scimmia del pianterreno”. Gli ardipitechi erano alti poco più  di un metro e mezzo. Il loro cervello pesava circa 400 grammi. Camminavano in posizione eretta, ma l’alluce era prensile – adatto a muoversi sugli alberi.

Un milione di anni più tardi apparve, sempre nel  bacino dell’Auasc,  l’Australopiteco (scimmia del sud) il cui esemplare più noto – Lucy – fu ampiamente discusso sui mass media. Negli ultimi due milioni di anni  gli ominidi si evolsero in una sequenza di specie caratterizzate da dimensioni crescenti del cervello e da abilità più complesse ed efficienti. Le loro caratteristiche e  cronologie sono riportate nella tabella seguente.

Specie Homo —CronologiaDimensioni cervello
Habilis2 – 1 M anni fa  650 g
Erectus1,9   M anni  930 g
Pekinensis780 – 680 k anni1030 g
Heidelbergensis600 – 200 k anni1350 g
Neandertal300 –   30 k ann1400 g
Sapiens200 – —   k anni1350 – 1600 g

Le tappe del graduale  sviluppo sono ben note. I cacciatori  e raccoglitori inventarono e usarono utensili di legno e poi di pietra  rozza (paleolitico) oltre un milione di anni fa. L’homo erectus migrò  – iniziando circa 1,8 milioni di anni fa – dall’Africa all’ Europa e quindi all’Asia, ove si evolse in Pekinensis, Heidelbergensis e Neandertal. Questi ultimi, più  forti e robusti di noi, raggiunsero abilità tecnologiche primitive, ma non trascurabili.

L’homo sapiens  migrò dall’Africa circa 60.000 anni fa.  Si incrociò in certa misura con i Neandertal, piccole percentuali del cui DNA si trovano in popolazioni europee e asiatiche, ma non fra i discendenti delle popolazioni  africane che non migrarono.

Gli sviluppi culturali di cui testimoniano manufatti neolitici, pitture rupestri e sculture si trovano in vari continenti e risalgono a decine di migliaia di anni fa. Le ceramiche pare risalgano in Estremo Oriente a circa 16 millenni fa – in Mesopotamia e in Grecia a un millennio a.C. Le porcellane  orientali apparvero nel primo millennio d.C. – quelle europee solo negli  ultimi secoli. La tecnologia del rame risale a 5 millenni a.C. in Egitto, a 3 millenni fra i Sumeri e a 2 in Cina. Il bronzo venne prodotto 3 millenni a.C. nel Caucaso, 2 in Sardegna e nel primo millennio a.C. in Europa. Il ferro apparve nel quarto millennio a.C. fra i Sumeri; si è  diffuso in Cina e in Europa a partire dal primo millennio a.C.

I tempi più recenti sono notoriamente scanditi, in varie versioni – con affidabilità variabile – dai trattati e manuali di storia.

Roberto Vacca

[ L’OROLOGIO ]