WASHINGTON – “Presto saremo più potenti che mai, è così che deve essere”. Con questo auspicio, il presidente americano Donald Trump ha presentato la nuova strategia di difesa antimissile elaborata dal Pentagono, che punta a difendere da attacchi missilistici ogni città degli Stati Uniti di fronte alle minacce rappresentate dai nuovi armamenti della Russia e della Cina, ma anche dell’Iran e della Corea del nord.
“Per la nostra nazione non accetteremo nulla di meno del sistema di difesa missilistico più all’avanguardia”, ha detto Trump. Il presidente, che ha recentemente annunciato l’intenzione di denunciare il trattato sui missili nucleari intermedi (Inf) firmato con Mosca, ha poi aggiunto che gli Stati Uniti non negozieranno mai più la loro capacità di difesa come è stato fatto in passato. “Siamo buoni giocatori, ma possiamo essere peggio di chiunque altro se necessario”, ha rimarcato.
Intervenuto al Pentagono per la presentazione della nuova dottrina difensiva, che rivede quella definita nel 2010 durante la presidenza Obama, Trump si è scagliato nuovamente contro gli alleati europei che a suo dire si fanno difendere dagli americani senza pagarne i costi. E ha detto di aver dato istruzioni al dipartimento della Difesa perché “diano priorità” alla vendita di nuove tecnologie americane agli alleati. “Saranno pronti a pagare per i migliori missili del mondo”, ha commentato. Nell’annunciare la nuova strategia per ampliare e modernizzare il sistema di difesa contro il suoi avversari che stanno “incrementando la loro capacità di attacchi letali”, Trump ha citato l’Iran e la Corea del Nord.
“Il mio primo dovere è difendere il nostro Paese. Abbiamo le migliori armi al mondo e i nostri sistemi di difesa non avranno rivali”, ha avvertito il presidente. “Proteggeremo tutte le città degli Stati Uniti da qualsiasi attacco, in qualsiasi momento” e “e investiremo in una rete di difesa nello spazio”, “installeremo 20 nuovi sistemi di difesa missilistica in Alaska”.
Un rapporto del Pentagono, diffuso durante il discorso di Trump, precisa che “l’attuale contesto di sicurezza è più complesso e volatile di quanto sia stato sperimentato nella memoria recente” e “i potenziali avversari stanno investendo sostanzialmente in capacità missilistica” Per questo motivo, la modernizzazione della difesa americana è un “imperativo”, “per affrontare il progressi degli avversari”, tra i quali sono citati Cina e Russia, “nei loro sistemi missilistici offensivi regionali”.
La nuova dottrina difensiva, alla quale il Congresso dovrà dare un seguito approvando le spese del rafforzamento delle difese antimissile, afferma che “la situazione di minaccia è marcatamente più pericolosa che in passato e necessita di uno sforzo americano concertato per migliorare le capacità esistenti per la difesa missilistica regionale e in patria”. “Gli Stati Uniti, con i partner e gli alleati – si legge ancora- perseguiranno una strategia globale di difesa missilistica per ottenere capacità integrate ed effettive di contrasto alle minacce di missili balistici, da crociera e ipersonici”.
USA. TRUMP LANCIA LA NUOVA DIFESA MISSILISTICA: “PIÙ POTENTI CHE MAI”
la Repubblica